Taxi Driver

TAXI DRIVER

Come nelle maggior parte del mondo, anche nelle Filippine i taxisti cercano di arrangiarsi, specialmente con i turisti. Io ormai credo di avere una certa esperienza, ma lo stesso a volte ci casco. Non voglio generalizzare, perchè ho trovato anche dei “quasi amici” tra la categoria. Ricordo Jesus nel 2006 che mi ha scarrozzato per un paio d’ore sotto una pioggia battente a Manila, alla ricerca di una camera, o altri di cui non ricordo il nome che si sono comportati benissimo. Ma questa volta mi sono proprio arrabbiato.

taxi

Siamo arrivati verso le undici di sera, dopo un viaggio massacrante, con qualche valigia tra cui il “mostro”, in cui jessica, mia moglie aveva ficcato l’impossibile e pesava 29 kili. Con già in tasca la prenotazione dell’albergo e l’indirizzo, all’uscita del Ninoy Aquino International Airport di Manila c’e il solito caos: è l’ora dell’arrivo di molti voli e trovare un taxi è un’impresa.

Lascio fare a jessica che è filippina e io e Lawrence facciamo la guardia ai bagagli. Finalmente dopo una ventina di minuti carichiamo le valige e saliamo; gli diamo l’indirizzo che è vicino all’aeroporto e partiamo.

Il mio cellulare è provvisto di navigatore, quindi non dovrebbero esserci problemi ma… continuiamo a girare e passiamo un paio di volte nello stesso posto. Dopo mezz’ora comincio a spazientirmi, ma lui non riesce ancora a portarci a destinazione. Si ferma in un bar a chiedere informazioni mentre io impreco in Italiano. Dopo quindici minuti sembra che ci siamo, invece ripassiamo ancora nello stesso posto; a questo punto, in Inglese comincio a chiedergli spiegazioni che lui non mi sa dare. Fossi stato da solo sarei sceso e avrei continuato a piedi ma in quelle condizioni non era possibile

Finalmente dopo aver chiesto l’ennesima informazione e dopo essere passati ancora nello stesso posto arriviamo. E’ passata un’ora e lui mi chiede mille pesos (circa 2o euro) una cifra spropositata, ma non ho voglia di discutere. Gli dò i mille e mi dice che sono fuori corso… per fortuna ne ho altri buoni ma non si decide a ridarmi quelli “scaduti”, che in banca ti cambiano lo stesso; lascio fare a Jessica che riesce a recuperarli. Per concludere in bellezza, la stanza prenotata via internet è al quinto piano e l’ascensore è rotto; io naturalmente oltre al mio zaino mi accollo il “mostro” e ad ogni piano… piango.

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